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Gennaio…sei tu…??

Probabilmente un pò tutti ci siamo accorti che il mese di Gennaio è stato caratterizzato da temperature alquanto “anomale” rispetto alla sua media climatica, da precipitazioni ben al di sotto della norma e da giornate decisamente gradevoli per gran parte della sua durata.

Evidenziarne i motivi di quanto appena detto, sarà ciò che proveremo a spiegare.

E’ importante anzitutto fare una piccola premessa e partire dal mese precedente (Dicembre), per non andare ancora a ritroso e carpirne i segnali anche abbondantemente prima. Ebbene, l’ultimo mese del 2019 ha mostrato già un’anomalia importante praticamente nella sua totale interezza, con precipitazioni (seppur superiori a Gennaio) al di sotto della media e temperature superiori alla sovente normalità climatica.
Tutto ciò è stato possibile perchè abbiamo avuto una stratosfera molto fredda (spesso con record negativi di temperatura) che ha finito con l’influenzare anche al di sotto della sua quota di riferimento, ovvero nella troposfera, quota invece direttamente proporzionale alle nostre conseguenze meteorologiche, dove abbiamo avuto un rinforzo notevole del Vortice Polare, così compatto nella sua rotazione antioraria propriamente su se stessa (per usare un eufemismo) piuttosto che nella sua dislocazione dalla sua sede naturale, come spesso accade in inverno, permettendo giornate con frequenza molto alta di venti provenienti dai quadranti meridionali anzichè settentrionali.
Gennaio, avrebbe dovuto mostrare il lato più crudo della sua fama di mese invernale per “eccellenza”, invece, come da titolo, ha subito molto più e verosimilmente una vera e propria crisi d’identità.

Di sicuro, con buona pace e rassegnazione degli amanti del freddo, non abbiamo assolutamente potuto favorire i loro gelidi desideri “incalliti”, cosa che invece ha esaltato gli antagonisti per eccellenza, ovvero i cosiddetti “caldofili”, capaci di augurarsi caldo e sole per 12 mesi all’anno. D’altronde, si dice appunto: “de gustibus non disputandum est”.

Stabilire se questo anomalo Gennaio (come Dicembre 2019 ed anche già la prima quindicina di Febbraio 2020) possa essere un vero e proprio nuovo incedere climatico, volto più ad un riscaldamento globale piuttosto che ad un suo raffreddamento, non è dato saperlo, tantomeno stabilirlo sin da ora. Certamente però, dati alla mano, potremmo già ipotizzare che il clima essendo ormai abbastanza turbolento e meno prevedibile, sia più orientato verso un aumento generico della temperatura mondiale e voglia tendere a questo. Probabilmente, la mano dell’uomo in questo senso, piuttosto che aiutare la natura ad un suo normale ciclo stagionale, sembrerebbe fare l’esatto contrario.

Tutti noi ci auguriamo che il clima torni ad essere “normale”, che sia caratterizzato da una sua ciclicità naturale e che le stagioni possano semplicemente fare le stagioni per cui ricordiamo di averle definite tali.

Un caro saluto ai nostri lettori.

Gianluca Prete

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