
Per quanto la loro formazione possa suscitare curiosità e stupore ed affascinare i contemplatori di nubi, al loro interno si sviluppano spesso fenomeni intensi e a volte violenti, come grandinate, anche di medie e di grandi dimensioni, alluvioni lampo, le trombe d’aria o verosibilmente tornado, capaci di creare danni a cose e persone, anche gravi.
Ma oltre questo, spesso, all’interno delle nubi è presente un alta carica di elettricità che dà vita a scariche elettriche ( i fulmini ) che per la maggior parte delle volte tendono a scaricarsi sulla terra ferma, seguiti da un suono assordante chiamato tuono.
Bene ….., purtroppo e spesso vengono sottovalutati con la classica frase: ‘tanto non succede niente, sono lontani’. Sebbene la regola ci dice che dopo aver osservato un fulmine e udito il tuono dopo 30 secondi con una localizzazione del fenomeno a circa 10 km, questo non vuol dire che siamo in sicurezza, perché il fulmine potrebbe estendersi anche orizzontalmente per diversi chilometri al di fuori del centro della cella stessa andando a colpire una zona relativamente lontana.
I consigli da seguire ci sono e spesso i vari Enti, compreso la Protezione Civile, periodicamente li pubblicano.
Pertanto, se sentite o vedete e siete in prossimità di una cella temporalesca, mettetevi al sicuro, possibilmente in un luogo chiuso e lontano da finestre e porte. Non siate irresponsabili. Purtroppo in questi ultimi giorni, le cronache portano a diversi spiacevoli avvenimenti di gente che è stata colpita da fulmini, rimettendoci in alcuni casi anche la vita.
Non sottovalutiamo le allerte, è un modo solo per aumentare l’attenzione e non è un allarmarsi vano per la comunità. Informatevi sempre sui canali ufficiali dei vari Enti. Ad oggi si sono fatti passi da gigante, ma prevedere con estrema precisione dove e quando si formerà una cella temporalesca non è possibile, anche per la loro imprevedibilità. Uno dei pochi strumenti messi a disposizione di esperti meteo e cittadini che può dare una tendenza più dettagliata a breve termine di dove e quando può generare l’elettrometeora é il radar meteo.
Vi mettiamo in foto alcuni consigli della Protezione Civile.
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