Bello e fresco, poi torna l’umido..

Un’aria così satura di anidride carbonica l’uomo non l’ha mai respirata. Da quando 200mila anni fa ha fatto la sua comparsa l’Homo sapiens fino a tempi relativamente recenti la concentrazione di CO2 in atmosfera ha oscillato tra le 170 e le 280 parti per milione (ppm). Il 2014 si è chiuso con una media di 397 ppm e il 2015, non promette nulla di buono: è stata già superata più volte quota 400. Una soglia raggiunta intorno ai 3 milioni di anni fa, nel Pliocene, quando la temperatura era di 2-3 gradi più alta rispetto a quella attuale. Da allora si è tornati per la prima volta a 400 il 9 maggio del 2013.
Per la scienza se in questo secolo si andrà oltre le 450 ppm, gli effetti del cambiamento climatico saranno irreversibili. Anche se i livelli di anidride carbonica hanno oscillazioni stagionali, il 2015 sembra candidarsi a essere il primo anno con una concentrazione media oltre le 400 ppm. A questo ritmo si arriverà a picchi di 450 ppm entro il 2040.
Per l’Ipcc, il gruppo intergovernativo di esperti sul cambiamento climatico, solo restando entro le 450 ppm si avrebbero probabilità ragionevoli di contenere l’aumento delle temperature entro 2 gradi rispetto al livello preindustriale. E i +2 gradi sono il limite fissato dalla comunità scientifica per provare a scongiurare l’irreversibilità degli effetti, imprevedibili, del mutamento climatico.
Per sapere se il 2015 sarà il primo anno oltre quota 400 bisognerà attendere il passare dei mesi. La situazione sarà più chiara a fine novembre, quando i decisori mondiali si riuniranno a Parigi per la Conferenza delle parti sul clima dove, si auspica, verranno decise le contromisure per rallentare il surriscaldamento della Terra. Contromisure che, stando sempre all’Ipcc, implicherebbero un taglio delle emissioni del 40-70%, rispetto al 2010, entro il 2050, ed emissioni prossime allo zero per i 50 anni seguenti. (ansa)
Previsioni per giovedi 19 marzo 2015
L’ondata di maltempo che ha colpito buona parte dell’Italia fino a martedi, specie le zone del versante tirrenico e le Isole, si è placata già da mercoledi grazie alla espansione di un campo di alta pressione di matrice africana. Questo promontorio anticiclonico, abbastanza debole, ha portato un po’ di tempo stabile un po’ su tutta la nostra Penisola. Tuttavia l’area di bel tempo è compresa tra due depressioni: una centrata sulla penisola iberica, ad ovest, l’altra centrata tra i Balcani e il Mar Nero ad Est. La nostra regione, trovandosi vicina alla depressione Balcanica, ma non troppo, sarà interessata da giovedi a venerdi da correnti fresche settentrionali, in un regime di stabilità e cielo sereno. Tra sabato e domenica la formazione di una nuova depressione sul nostro Paese riporterà correnti umide meridionali e una fase di tempo perturbato.